Botti e temporali: come prevenire e gestire la paura nel cane
Con l’arrivo delle feste e della notte di San Silvestro, per molti cani (ma non solo) inizia uno dei momenti più difficili dell’anno. Quello che per noi dura pochi minuti, per loro sembra non finire mai. I botti, i fuochi d’artificio e i rumori improvvisi trasformano un ambiente familiare in qualcosa di imprevedibile e minaccioso. Spesso si tende a minimizzare questa paura, ma per il cane non si tratta di un capriccio. È una risposta emotiva intensa, reale, che merita comprensione e rispetto.
Da dove nasce la paura dei rumori
La paura dei rumori non ha quasi mai un’unica causa. A volte affonda le sue radici molto prima di quanto si pensi, persino prima della nascita. Durante la gravidanza, una cagna può percepire temporali, botti o spari attraverso le variazioni ambientali e il proprio stato emotivo. Le risposte ormonali legate allo stress materno possono influenzare lo sviluppo dei cuccioli, aumentando la loro sensibilità agli stimoli.
Dopo la nascita, il cucciolo impara a conoscere il mondo osservando la madre e i fratelli. Se un cane adulto reagisce con paura a un temporale, quel comportamento può diventare un modello per il cucciolo. La paura può quindi essere sia trasmessa a livello genetico sia appresa attraverso l’esperienza e l’osservazione.
Anche il padre, pur non partecipando all’accudimento, ha un ruolo importante dal punto di vista genetico. Studi recenti indicano che la sensibilità ai rumori può avere una componente ereditaria e manifestarsi con maggiore frequenza in alcune razze rispetto ad altre. Questo non significa che la paura sia inevitabile, ma che alcuni cani partono con una maggiore vulnerabilità.
Botti e temporali non sono la stessa cosa
Dal punto di vista del cane, botti e temporali sono esperienze diverse. Durante un temporale entrano in gioco fattori complessi come i cambiamenti di pressione atmosferica, l’elettricità statica e la ionizzazione dell’aria. I cani mostrano spesso segni di agitazione ancora prima che inizi a piovere, anticipando l’evento attraverso stimoli che noi spesso non percepiamo.
I botti e i fuochi d’artificio, invece, sono caratterizzati da rumori secchi, improvvisi e totalmente imprevedibili. A questi si aggiungono lampi di luce, vibrazioni del terreno e odori intensi di combustione. Per il cane, che vive il mondo soprattutto attraverso i sensi, l’esperienza può diventare rapidamente travolgente.
Quando il rumore diventa un problema
Ogni cane reagisce in modo diverso. Alcuni tremano, altri cercano rifugio, altri ancora tentano la fuga. Non esiste una reazione “giusta” o “sbagliata”: esiste la risposta che quel cane riesce a mettere in atto in quel momento.
In molti casi, esperienze negative vissute in giovane età o la mancanza di una corretta esposizione graduale ai rumori possono trasformare una semplice sensibilità in una vera e propria fobia. Anche i rumori legati al contesto urbano, come allarmi, sirene di ambulanze e pattuglie, mezzi della nettezza urbana, cantieri stradali, auto e moto molto rumorose, mercati ecc. possono essere percepiti come invasivi e spiacevoli. Alcuni cani reagiscono negativamente a litigi e a toni di voce alti o alterati. Non sono da sottovalutare anche i rumori domestici come elettrodomestici, utensili rumorosi, avvisi sonori, oggetti che cadono a terra.
Una singola esperienza negativa o ripetute esposizioni non gestite correttamente possono aumentare la sensibilità del cane, trasformando questi suoni in fonti di stress.
Come aiutare davvero il cane
Crea un ambiente sicuro
Molti cani cercano spontaneamente un luogo chiuso e protetto durante un temporale o i botti. Può essere una cuccia, un kennel, un angolo tranquillo della casa o persino l’auto. Non è importante dove, ma che sia una scelta del cane e che quel luogo venga rispettato.Rimani calmo
Il nostro comportamento fa una grande differenza. I cani percepiscono le nostre emozioni: restare calmi e presenti è spesso più efficace di mille parole. Consolare il cane non significa rinforzare la sua paura. L’emozione non si rinforza, ma può essere modulata attraverso la sicurezza e la relazione.Tienilo impegnato mentalmente
Alcuni cani traggono beneficio da attività cognitive come la masticazione, attivazione mentale o altri giochi che li aiutino a concentrarsi e a ridurre la focalizzazione sul rumore.Utilizza musica o suoni ambientali
Musica rilassante o suoni di sottofondo possono attenuare l’impatto dei rumori esterni e rendere l’ambiente più prevedibile e rassicurante.Valuta rimedi naturali
L’utilizzo di feromoni appaganti o di integratori contenenti alfa-casozepina, derivata dalla proteina del latte, può offrire un supporto. Questi strumenti vanno sempre considerati come parte di un percorso più ampio e personalizzato.Prova i giubbotti antistress
Alcuni cani rispondono positivamente ai giubbotti a pressione (come il Thundershirt), che esercitano una leggera compressione sul corpo e possono trasmettere una sensazione di contenimento simile a un abbraccio.Non dimenticare l’attività fisica
Quando possibile, anticipa l’ultima uscita della giornata e proponi una passeggiata più appagante o leggermente più attiva del solito, in modo da ridurre l’energia accumulata e favorire il rilassamento.
Se la paura dei rumori è intensa, peggiora nel tempo o compromette la qualità della vita del cane, infatti, è fondamentale rivolgersi a un rieducatore o a un veterinario comportamentalista. Attraverso percorsi di desensibilizzazione e controcondizionamento, è possibile aiutare il cane a costruire risposte emotive più funzionali e sicure. È un lavoro che richiede tempo, costanza e pazienza.
Conclusione
La paura dei botti e dei temporali non è qualcosa da “far passare da sola”. È una difficoltà reale, spesso legata a predisposizione genetica, esperienze precoci e sensibilità individuale. Ogni cane è unico e ha bisogno di un approccio su misura.
Essere presenti, comprendere il disagio del cane e proteggerlo nei momenti più difficili è il primo vero passo verso il suo benessere.